In illo tempore Tue, 20 Mar 2007 21:29:13 +0000, Dott. Romeo ha vergato di
Post by "Dott. Romeo" @>Salve,
avrei la possibilità di stendere un filo lungo circa 77 metri, in linea
orizzontale perfettamente diritta, posso salire anche a 90 metri, se dopo il
77° M scendo in verticale.
Vorrei usare quindi questo filo per fare ascolto in HF, praticamente il
filo esce dalla radio, passa in un buco nel muro e viaggia per tutta la sua
lunghezza ad una media di 3 metri da terra (sorretto da due alberi).
Il filo partirà da est e va a finirie verso ovest.
Che dite, è un buon sistema per l'ascolto? Meglio questo filo o un
dipolo oppure una verticale?
Và collegato direttamente alla radio o ci deve essere qualcosa tra
bocchettone e filo?
Con qualche accorgimento in fase di assemblaggio, è possibile farlo
trasmettere, con l'accordatore?
Fatemi sapere!
GRAZIE
IZ0KBA Dr. Lorenzo
Bene,
avere spazio e' sempre una manna per chi fa radioascolto, ed anche per chi
trasmette. Ma se il primo puo' non andare troppo per il sottile, il
secondo non puo' permettersi troppe liberta'.
Supposto che tu voglia utilizzare tutto lo spettro delle HF per fare
radioascolto, un'antenna long-wire per essere tale, dovrebbe essere lunga
un paio di lunghezze d'onda della banda piu' bassa sulla quale vuoi fare
ascolto. Diciamo la banda tropicale dei 120 metri? La tua antenna non
sarebbe una long-wire per tale banda. Ci limitiano alla banda tropicale
dei 90 metri (che ricadrebbe esattamente nel range 3-30 MHz, ovvero le
HF)? Anche qui la long-wire nonsarebbe proprio long. Rinaldo Briatta
asserisce che per essere una long-wire, un filo deve essere lungo almeno
un paio di lunghezze d'onda. Dobbiamo quindi accontentarci... chiamiamola
ling-wire ma non aspettiamoci di avere le prestazioni di una long-wire.
Tieni presente che c'e' gente che utilizza fili anche di 800 metri (nel
nord est ci sono i vari Comuzzi, De Cian, etc.); fili cosi' lunghi vanno
solitamente termnati con una resistenza verso terra (beverage), ma per
fili piu' potabili, tale accorgimento non e' necessario.
Tra l'altro per fili molto lunghi si ha la piacevole o spacevole sorpresa
di avere delle antenne grandemente direttive, e credo che tu non voglia
privilegiare alcun punto cardinale.
Bene, riprendiamoci il filo di 77 metri. Per le bande basse dovrebbe
essere sufficientmente omnidirezionale, mentre per le bande alte diventa
direttivo. La sua impedenza caratteristica varia con la frequenza sulla
quale lo faccio lavorare e comunque non e' quella che occorre per una
buona coniugazione ad un ricevitore provvisto di ingresso a 50 Ohm.
Per prima cosa occorre provvedere a far scendere a valori accettabili una
impedenza che puo' arrivare anche ad un migliaio di Ohm. Solitamente i
trasformatori di impedenza realizzati con un anello di materiale
ferro-magnetico-ceramico, previsti per 3-30 MHz, sono ideali. Il classico
toroide utilizzato e' il T200-2 o T200-6.
Che rapporto di trasformazione occorre prevedere? Valori classici sono il
4:1, il 6:1, il 9:1. Quale va meglio? Qui occorre dividere la pratica
dalla grammatica. Per la grammatica ti reinvio a
http://www.brunero.it/ik1qld/Long-Wire.pdf; per la pratica ti reinvio alle
misure di un altro tipo di antenna, per la quale sono state effettuate
prove con i tre rapporti di trasfonrmazione,
http://www.air-radio.it/cesana04.html
Vedi che un trasofrmatore di impedenza non e' la panacea per tutte le
frequenze, ma e' un ottimo punto di partenza per far scendere a valori
accettabili la Z del sistema di cattura; le differenze si apprezzano
agli estremi della banda.
Sempre parlando di pratica piuttosto che di grammatica, piu' e piu' volte
si e' sperimentato, nei nostri campi di ascolto, che un captatore
verticale di meno di 10 metri e' altrettanto valido di un lungo captatore
orizzontale, su certe bande e' anche meglio.
Io non mi limitarei ad una installazione definitiva, ma farei diverse
prove; valutandole di volta in volta. Una prova che sicuramente non
mancherei di fare e' il filo lungo messo in configurazione sloper, ovvero
obliquo; 60 o 45 gradi, magari anche piu' corto dei 77 metri.
Una volta effettuta l'installazione, fatta scendere l'impedenza con un
'un-un', portato il segnale attraverso un coassiale alla radio, potrebbe
essere interessante inserire un accordatore d'antenna; tale apparecchio
porterebbe il sistema captatore alla esatta risonanza sulla frequenza di
lavoro, aggiungendo o togliendo le componenti reattive o induttive
(reattanza induttiva e rettanza capacitiva) che, annullandosi,
porterebbero il sistema ad una impedenza, prossima al valore di
resistenza, di 50 Ohm.
Il dipolo, cui fai cenno, e' un'antenna risonante. La sua lunghezza
totale e' meta' della lunghezza d'onda sulla quale risuona. E' un'antenna
bidirezionale, non riceve (o trasmette) dalla punte ma ortogonalmente. La
sua impendeza varia parecchio in ragione della vicinanza del suolo.
Risuona ancora sulla prima armonica dispari (la terza); e' ancora
utilizzabile la quinta armonica; via via sempre meno le altre armoniche
dispari... qui il discorso ci porterebbe lontano e mi fermo.
Meglio la configurazione a V invertita, che ha impedenza decisamente piu'
consona (circa 50 Ohm) e sostanziale omnidirezionalita'. Le punte vanno,
comunque, mantenute sufficientemente distanti dal suolo. Ma, ripeto, none'
un'antenna broadband. Meglio sarebbe un dipolo in configurazione windom,
cioe' a presa calcolata. Una mia relaizzazione di due dipoli alimentati
fuori centro, incrociati, di lunghezza opportuna, con opportuno
trasformatore di impedenza, risuonava su 10-12-15-17-20-30-40-80 metri. La
trovi su 'Costruiamo le antenne filari' di Rinaldo Briatta, ed. C&C
Faenza, Anenna Handbook ed. ARRL, ed altri libri.
E per trasmettere? Vedi la canna da pesca su
http://www.brunero.it/dci/antenna.html
Tienici informati. Ciao.
Angelo IK1QLD